domenica 25 dicembre 2011

IL PICCOLO RAGAZZO COL TAMBURO......



Sonia Frascatore:
Bene predicare contro sfarzi e "luccichii" ed esortare all'umiltà ed alla semplicità! Bene predicare contro la violenza degli aguzzini e delle armi!

Bella la frase "..il Dio che si nasconde nell'umiltà di un bimbo appena nato..".

E' l'oratore che non va bene:

Queste parole grondano di ipocrisia quando proferite da uno tipo ricoperto di paramenti sfacciatamente ed inutilmente lussuosi e scintillanti;
da uno che - al pari anche di tanti altri suoi predecessori - ha sempre coperto e protetto suoi "sodali" responsabili di gravissimi e crudeli violenze ed abusi sessuali perpetrati nei confronti di tanti bambi che sono stati segnati per sempre, consentendo così che potessero continuare indisturbati il loro sudicio e turpe "lavoro"...

Mai come in questo caso vale e "calza" benissimo il proverbio

"c'è chi predica e poi razzola molto male.."



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Solstizio d'Inverno, Saturnali e Sol Invictus:

il natale prima del natale
Il Solstizio d'Inverno è una festa antichissima, affascinante e carica di mistero. Io penso che sia bello celebrare lo scorrere del tempo, cadenzare la vita civile con i ritmi del cosmo, incastonare il senso della nostra esistenza in una mitologia naturale.
Per molti fermarsi a riflettere anche 5 minuti è sinonimo di noia, di pesantezza e di horror vacui, non a caso nelle nostre case la tv è accesa 24 ore su 24 e senza le cuffie nelle orecchie o l'autoradio veniamo quasi sommersi dal frastuono del silenzio.
Ma con quelli che oltre Amici, X-Factor, il Grande Fratello, il sito MaschioniCaldi e le riviste di gossip hanno piacere ad approfondire la propria cultura e prendere lo spunto per riflettere un po', condivido alcune informazioni prese qua e là nel web sulle festività legate ai giorni del solstizio invernale. Buona lettura!


Iran, India, Giappone e Cina
. La sera del 21 dicembre si festeggia la nascita di Mithra, dio persiano del sole e del bene.
Per chi abita a Roma: sulla strada per Viterbo si trova la città di Sutri, dove è conservato un bellissimo tempio mitraico, anche se dovremmo dire "grotta" più che tempio, dato che svolgevano i loro rituali (dei quali sappiamo pochissimo) nelle grotte. Si può visitare gratuitamente, come anche l'anfiteatro lì accanto.
Se, approfittando dei giorni di vacanza, avete due minuti per andare a visitarlo ne vale la pena.
Non lo sapevate?
Sapevatelo!
La festa di Mithra è ancora diffusa nell'Iran moderno, anche se ha perso l'originale significato religioso.
Un po' come il Natale da noi. Famiglie e gruppi di amici passano la notte insieme, raccontando storie e leggendo poesie davanti a un banchetto di frutta fresca (non devono mancare angurie e melograni, rossi come il sole).
In India, le celebrazioni del solstizio vanno sotto il nome di Makar Sankranti e iniziano nel momento in cui il sole entra nel segno del Capricorno. La festa induista di Pancha Ganapati, in onore del dio-elefante Ganesh, cade invece ancora nel periodo del solstizio astronomico e dura 5 giorni, dal 21 fino al 25 dicembre. Le case dei fedeli vengono decorate con immagini della divinità, lumini e foglie di banano.
In Giappone la leggenda dice che l'inverno è dovuto alla prigionia della dea del sole Amaterasu, rinchiusa dalle altre divinità in una grotta.
La sventurata riesce a fuggire solo dopo alcuni mesi, proprio in coincidenza con il solstizio.
Per ringraziarla dei suoi sforzi, i fedeli shintoisti si recano in pellegrinaggio al santuario di Ise Jingu dal 15 al 25 dicembre, per offrire alla dea cibo e sete preziose e comporre haiku in suo onore.
In Cina: anche il Dōngzhì, la festa cinese del solstizio (22 dicembre), è una ricorrenza molto amata.
La principale attività è la preparazione del tangyuan, una zuppa dolce, che viene consumata con tutta la famiglia (fonte principale).


Druidi, Sardi e Maya
. Tutti conoscono Stonehenge. Qui si celebra fin dall'Età del Bronzo la festa pagana di Yule, tra falò e formule magiche. Simbolo del solstizio è il vischio, che un tempo veniva tagliato e benedetto dai druidi, i sacerdoti celtici.
La tradizione del vischio a Natale (che da noi non si usa quasi più, ma negli USA va ancora) nasce da qui.
Anche la tomba irlandese di Newgrange, nella contea di Meath, iscritta tra i Patrimoni dell'Umanità dell'Unesco, è stata costruita da misteriosi astronomi che vissero molto prima dei Celti. Una stretta apertura consente al sole di illuminare la camera interna per 15 minuti all'anno, durante l'alba del 21 dicembre.
I Maya
- lo sanno tutti, ci sono le prove - non hanno predetto la sfiga cosmica al solstizio d'inverno del 2012.
Ma tutti pensano che sia così, quindi bisogna parlarne. Ma al di là delle fini del mondo, effettivamente nel Templo de las Inscriciones di Palenque il sole entrava nel tempio proprio il 21 dicembre.
Non crediate che solo i Maya erano grandi astronomi: i Sardi non si facevano mica mangiare in testa (aiò!)!
Tutti i pozzi sacri (tipo Santa Cristina) e i nuraghe sono costruiti su coordinate astronomiche. Nel nuraghe Sa Jua, ad esempio, all'alba del 21 dicembre un fascio di luce penetra attraverso la finestrella posta sull’architrave dell’ingresso illuminando la nicchia posta in fondo alla sala creando un bagliore che se all'interno si posiziona una persona con un vestito colorato, il colore viene riflesso in tutta la sala.
La sala viene illuminata quasi a giorno. Immaginiamoci nel periodo in cui i nuraghi venivano abitati e lo sciamano si sedeva dentro la nicchia, trasfigurato dalla luce, dando ai convenuti alla cerimonia l’impressione che il dio sole venisse a visitare il tempio. (fonti principali: fonte1 fonte 2 fonte 3 fonte 4).


Cos'è il solstizio?
Giovedì 22 Dicembre alle h 6h30m28s si è verificato il solstizio invernale 2011.
In questo momento il Sole, nel suo moto annuale apparente lungo l’eclittica, raggiunge la massima distanza angolare di 23,5° rispetto all’equatore celeste (il prolungamento in cielo dell’equatore terrestre). Nel contempo il Sole ‘entra’ nella costellazione del Sagittario e vi rimane fino al 22 gennaio 2012 (anche se gli Astrologi, o presunti tali, ignorando bellamente la precessione degli equinozi, continuano imperterriti ad affermare che il Sole entra invece nella costellazione del Capricorno).
Il giorno del solstizio invernale è anche il giorno più corto dell’anno. La tradizione popolare dice che "Santa Lucia il giorno più corto che ci sia", ma non è così: fino al 1582 era in uso il calendario Giuliano che faceva cadere il solstizio d’inverno proprio al 13 dicembre (santa Lucia, appunto).
La riforma del Calendario riportò il Solstizio alla sua data tradizionale, cioè il 21-22 Dicembre.
In questo periodo il Sole è anche prossimo alla minima distanza dalla Terra (che si raggiunge il 4 Gennaio a 147.100.000 km).
Ciononostante, paradossalmente, da noi fa molto freddo per due ragioni: la prima è la forte inclinazione dei raggi solari verso l’emisfero Nord, la seconda è breve permanenza temporale del Sole sopra l’orizzonte. (fonte)


I Saturnali e il Sol Invictus.
I Saturnali sono un ciclo di festività della religione romana, dedicate all'insediamento nel tempio del dio Saturno e alla mitica età dell'oro; si svolgevano dal 17 al 23 dicembre (periodo fissato in epoca imperiale da Domiziano).
Avevano inizio con grandi banchetti.
I partecipanti usavano scambiarsi l'augurio o Saturnalia, accompagnato da piccoli doni simbolici, detti strenne. Durante questi festeggiamenti era sovvertito l'ordine sociale: gli schiavi potevano considerarsi temporaneamente degli uomini liberi, e come questi potevano comportarsi.
L'equivalente greco del dio romano Saturno era Xρόνος, Chrònos.
Nel 274, Aureliano (quello delle mura Aureliane, per intenderci) trasferì a Roma i sacerdoti del dio Sol Invictus ed edificò un tempio sulle pendici del Quirinale e creando un nuovo corpo di sacerdoti (pontifices solis invicti).
Aureliano consacrò il tempio del Sol Invictus il 25 dicembre 274, in una festa chiamata Dies Natalis Solis Invicti, "Giorno di nascita del Sole Invitto", facendo del dio-sole la principale divinità del suo impero ed indossando egli stesso una corona a raggi.
La festa del Dies Natalis Solis Invicti divenne via via sempre più importante in quanto si innestava, concludendola, sulla festa romana più antica, i Saturnali. Ma... aspetta, il 25 dicembre?
Come il Natale?
Eh sì: la celebrazione del Sole Invitto proprio il 25 dicembre è documentata per la prima volta nel Cronografo del 354, che è anche la prima testimonianza che il Natale cristiano veniva celebrato il 25 dicembre.

Tenendo conto che il solstizio d'inverno era celebrato da secoli prima del cristianesimo, che era presente anche in altre culture e che prima di vederlo sovrapposto alla festa del Sol Invictus i cristiani lo celebravano un po' quando c**zo gli pareva, non è difficile capire chi ha copiato.